I rifiuti sono una di quelle cose con cui dobbiamo avere a che fare ogni giorno e che spesso e volentieri ci creano disturbi: l’umido in casa puzza, i bidoni della differenziata sono fuori in balcone e d’inverno fa freddo, la raccolta porta a porta ci costringe a tenere tutto in casa per giorni e chi più ne ha ne metta. L’errore in cui sfociamo è quindi di fare un sacchetto unico e buttare tutto insieme. È bene però capire come mai è un grave errore e come porvi rimedio.
Quasi ogni nostra azione ha come conseguenza un rifiuto: se mangiamo una merendina, se finiamo un pacco di pasta, se facciamo un nuovo acquisto, e come possiamo immaginare la loro gestione è di fondamentale importanza, a meno che non vogliamo esserne sommersi. Molti oggetti vengono costruiti per un obbiettivo preciso ma ciò non significa che una volta raggiunto debbano smettere di essere utili. Se pensiamo ad una scatoletta di tonno, fatta in allumino, le due possibili alternative sono di essere gettata nel bidone dell’indifferenziata e cessare di essere utilizzata oppure essere buttata nel bidone dell’alluminio per poi essere riciclata, cioè ricevere una nuova vita e un nuovo obbiettivo. E questo per alcuni materiali vale all’infinito.
All’interno della raccolta differenziata e del riciclo dei materiali, è bene però saper riconoscere i “rifiuti preziosi” da quelli “pericolosi”. Ho sopranominato i primi preziosi perché il loro riciclo è conveniente sia dal punto di vista economico (in quanto non è troppo costoso) che dal punto di vista ambientale, perché recuperandoli si evita l’estrazione della stessa materia prima dalla natura, riducendo lo sfruttamento di risorse. I secondi invece sono potenzialmente riciclabili ma a volte è troppo costoso e a volte non ne vale la pena dal punto di vista qualitativo, perché la risultante materia prima seconda è di scarsissima qualità e nessuno la vorrebbe utilizzare. Questo è il caso della plastica ad esempio.
Tutto parte quindi dalla composizione del rifiuto, dalla facilità di recupero e dal costo di tale recupero.
Per essere un buon cittadino rispettoso dell’ambiente bisogna:
1. limitare al massimo la creazione di inutili rifiuti, questo può essere fatto attraverso l’acquisto dei prodotti sfusi ove possibile oppure con semplici accorgimenti, come la borraccia riutilizzabile al posto delle bottigliette di plastica o le borse in tela al posto di quelle fornite dai negozi;
2. partecipare attivamente al riciclo dei rifiuti facendo la raccolta differenziata;
3. selezionare i materiali più riciclabili, quindi quando andiamo al supermercato e abbiamo davanti tre diverse confezioni di ceci (plastica vetro o alluminio ad esempio) è bene fare una scelta consapevole basata anche sulla riciclabilità della confezione (oltre che alla sua provenienza).
Nel prossimo articolo verranno trattate le varie tipologie di rifiuto e le loro modalità di riciclo.
Articolo di Aurora Benedetti