Legambiente Valmarecchia non è un’associazione composta solo da noi volontari. Noi con i cappellini gialli che puliamo le spiagge, noi che piantiamo alberi con i bambini nelle scuole, noi che coloriamo con inchiostro verde il web. Legambiente è anche la gente – i riminesi e i turisti, gli studenti e i pendolari – che con le loro azioni contribuiscono a proteggere questo territorio.
Naturalmente, un maggiore coinvolgimento si traduce in un più grande impatto positivo sull’ambiente, ma per avvicinarci alle persone è necessario conoscerle meglio. È proprio con questo obiettivo che abbiamo creato il Questionario per l’Ambiente, e in più di 300 hanno voluto partecipare a questo esperimento.
Poche domande – perché il tempo è prezioso – dritte al punto e significative. Con le prime, riguardanti le generalità dei nostri intervistati, abbiamo scoperto di aver sottoposto il Questionario soprattutto a giovani tra i 18 ed i 26 anni, ma anche a moltissimi tra i 36 ed i 50. Come era facile intuire, a queste fasce d’età appartengono principalmente lavoratori e studenti.
È stato straordinario vedere che ben il 98,7% degli intervistati riconosce l’importanza di discutere di ambiente! Sicuramente motivo di orgoglio verso il prossimo e spinta motivazionale per noi volontari.
Tra i temi che più incuriosiscono risultano esserci il ciclo dei rifiuti, l’alimentazione sostenibile e l’efficienza energetica, ragion per cui Legambiente Valmarecchia si è impegnata (e ancora si impegnerà!) a diffondere informazioni su questi e gli altri argomenti di interesse.
Nella parte finale del Questionario, abbiamo voluto puntare il riflettore sui rifiuti, dal momento che la questione tocca ogni singolo individuo nella quotidianità. Fortunatamente, la maggior parte degli intervistati non trova la raccolta differenziata particolarmente complessa, ma restano alcune problematiche da risolvere Diverse persone hanno lamentato difficoltà legate allo spazio occupato dai vari contenitori, altre hanno difficoltà ad associare specifici rifiuti al giusto bidone. Quello dei rifiuti è un tema di cui tutti noi conosciamo l’aspetto, l’odore e la sensazione sulla punta delle dita. Ma quanto ne comprendiamo davvero? Quanto siamo informati sulla realtà che si sviluppa dopo che gli enormi sacchetti colorati vengono ritirati ogni mattina?
Secondo il 46% dei nostri intervistati, la raccolta differenziata sfocia felicemente nel riciclaggio, mentre circa un terzo (28%) di loro ammette di non essere sicuro del destino dei propri rifiuti. Diverse persone temono che i nostri sforzi di differenziazione siano vani, e che il ciclo “vitale” di ogni prodotto finisca nell’inceneritore o in una discarica (rispettivamente, secondo il 15% e il 12% degli intervistati).
Infine, abbiamo chiesto quali fosse il fattore che più condiziona la scelta di cosa entra nel nostro carrello della spesa. I più ci hanno risposto la qualità e la provenienza del prodotto d’interesse, ma molti hanno anche indicato l’importanza del prezzo e del tipo di imballaggio che ci viene presentato nei negozi o nei mercati preferiti.
Poche domande, grande attenzione ai risultati. Questo primo esperimento ci sarà d’aiuto per proporvi in futuro altri questionari ed articoli di varie tematiche. Per contribuire a salvare il nostro territorio, dobbiamo continuare ad indagare sui maggiori problemi che lo devastano, ricercandone le cause e studiando strategie per migliorare la situazione. Il contributo di ciascuno in questa ricerca è fondamentale e fonte di inspirazione continua, quindi ringraziamo calorosamente tutti coloro che hanno dedicato all’ambiente qualche minuto del proprio tempo e hanno partecipato al nostro sondaggio.
Se non conoscete il sondaggio, ecco il link
Articolo di Camilla Bonardelli