L’Emergenza Climatica ci deve portare a fare i conti con la necessità di incrementare rapidamente la quota di rinnovabile per far fronte agli obiettivi europei, nazionali e regionali sul taglio delle emissioni climalteranti.
Fridays For Future ha comunicato:
“Come Fridays For Future Rimini siamo convinte e convinti che sia necessario realizzare una transizione dalle fonti energetiche fossili alle fonti energetiche rinnovabili. Secondo il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) del 2019, curato dai Ministeri dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sono considerate tecnologie innovative l’eolico off shore, il solare termodinamico, la geotermia a ridotto impatto ambientale e l’oceanica. Queste tecnologie si affiancano ai sistemi di produzione da fonti rinnovabili tradizionali come l’eolico sulla terraferma (on shore), il solare fotovoltaico, l’idroelettrico e il gas residuato dei processi di depurazione. Tra gli obiettivi del PNIEC rientra quello di raggiungere una potenza di 300 MW da eolico off shore entro il 2025.”
In questo senso, Legambiente pensa che l’implementazione dell’eolico offshore può risultare strategico nell’ottica della necessità di abbandonare le fonti fossili. Non ci stiamo quindi ai no a priori, ma riteniamo piuttosto necessario accogliere questa tecnologia ampliando il dibattito su tutte le considerazioni di miglioramento
Infatti, visto l’ormai necessario programma di decommissioning delle piattaforme estrattive inattive e vista la crisi del settore Oil and Gas affiancata dalle esigenze imposte dalla Crisi Climatica, è quanto mai necessario progettare il futuro del settore energetico dell’Alto Adriatico, riconvertendo aziende e lavoratori.
Dopo il flashmob avvenuto in spiaggia, ci siamo spostati nel giardino della Fondazione Cetacea per la conferenza.
