In occasione della giornata internazionale della terra, vogliamo proporvi cinque interessanti documentari sull’ambiente, approfittando soprattutto di questo periodo che ci permette di avere più tempo da dedicare alla visione di film e documentari.

 

  • Il primo titolo che ci sentiamo di consigliarvi è Before the flood (2016). Questo bellissimo documentario di Stevens realizzato in partecipazione con Martin Scorsese, compie un viaggio all’interno del nostro pianeta per mostrare e raccontare come il cambiamento climatico stia mostrando i suoi effetti più evidenti. Leonardo Di Caprio, è il reporter di questo sceneggiato nel quale, oltre a mostrarci i luoghi in cui il disastro ambientale è palese e scioccante, incontra scienziati, imprenditori, capi di stato, personaggi politici tra cui Barack Obama e Elon Musk per chiedergli la loro opinione riguardo a questo tema. Un viaggio davvero interessante che fa capire cosa sia il cambiamento climatico e quali effetti devastanti già ora stia completamente rivelando. Lo potete trovare sulle più famose piattaforme di streaming, tra cui Netflix e Disney+. 

 

  • Il secondo consiglio è Antropochene (2018) che letteralmente significa “epoca dell’uomo”. E’ un documentario spettacolare dove le parole quasi non ci sono perché lasciano spazio alle immagini angoscianti, mostrando come l’uomo abbia sfruttato e stia sfruttando le risorse più degli stessi fenomeni naturali. L’uomo ha infatti superato i limiti e questo assunto è evidente da ogni immagine filmata in 43 luoghi di 20 diversi Paesi. Lo potete acquistare in Dvd oppure scaricare da iTunes Store.

 

  • Terzo suggerimento è il Cambiamento climatico: una grande sfida (2018), documentario di National Geographic, il quale mostra come cittadini, imprese e intere città siano fortemente impegnate nella lotta all’abbassamento delle emissioni. Punto di partenza della narrazione è la città di Pittsburgh, una città americana che è ha sempre dipeso molto dallo sfruttamento dei combustili fossili. Questa città, però, quando il presidente Trump ha deciso di ritirare l’impegno degli Stati Uniti dall’accordo mondiale di Parigi sul clima, ha deciso di opporsi a tale decisone mostrando al mondo intero come sia possibile usare energia pulita e ridurre l’inquinamento atmosferico. Questo documentario lo potete trovare in streaming su Disney+.

 

  • Quarto titolo è A Plastic Ocean (2016), un documentario diretto dal giornalista australiano Craig Leeson il quale ha indagato sull’impatto devastante della plastica nei mari, coinvolgendo ricercatori,fondazioni e persone comuni. Nel 2011, il regista aveva iniziato le riprese per realizzare un documentario sulla balenottera azzurra nei pressi dello Sri Lanka, dove le coste sono relativamente incontaminate. Con suo grande stupore però si è trovato a navigare in un mare di plastica. Le immagini di questo documentario ci mostrano le balenottere nuotare tra sacchetti e bottiglie. “Per nutrirsi” spiega la dottoressa Lindsay Porter, esperta di cetacei, “questi mammiferi spalancano la bocca, inghiottendo l’acqua, per trattenere il krill e pesci minuscoli, così facendo però inghiottiscono anche tonnellate di plastica.” Davanti alla scena di una balenottera azzurra agonizzante perché ha inghiottito la plastica, Craig decide di iniziare a raccogliere dati e informazioni sulle condizioni dell’inquinamento del mare nelle altre zone del Pianeta. Ciò che emerge è che nessuna zona, per quanto “non contaminata”, sembra salvarsi da questo oceano di immondizia, che sta minacciando la sopravvivenza di pesci, uccelli e della biodiversità marina. Questo documentario è disponibile su Netflix.

 

  • Ultimo titolo, ma non per importanza, è Cowspiracy (2014). L’argomento principale intorno al quale ruota il lavoro di Andersen, è l’effetto serra, che provoca il surriscaldamento globale. Secondo la FAO (Food and Agricolture Organization), il settore dei trasporti contribuisce per il 13% all’aumento dei gas serra, mentre l’allevamento di bestiame per ben il 51%.  Avendo la consapevolezza di ciò, il regista si reca nelle maggiori associazioni ambientaliste americane, tra le quali Greenpeace, Rainforest Action Network, Sierra Club per cercare di fare chiarezza sul problema. Cosa emerge dalla sua ricerca? Se invece di produrre cereali per foraggiare il bestiame e gli allevamenti intensivi, usassimo gli stessi terreni per produrre vegetali, potremmo sfamare fino a 12 miliardi di persone. Considerando che ad oggi sulla terra siamo circa 7 miliardi, dei quali più di un miliardo patisce la fame, fate voi i vostri conti su cosa è sostenibile e su cosa non lo è. Come auspicano gli autori di “Cowspiracy”, è possibile essere gentili con il nostro pianeta e le persone che lo abitano. Possiamo cambiare il nostro modo di vivere, è possibile e dobbiamo decidere di farlo, ma dobbiamo farlo ora, perché è comunque già troppo tardi. Questo documentario lo potete trovare su Netflix.

Speriamo che i nostri consigli vi siano piaciuti e che vi abbiano fatto riflettere. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensate di questi documentari, non esitate a lasciarci un commento!

Buona festa della TERRA a tutti voi, cari amici.

 

Articolo di Giorgia Roldo

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